“Sorcerer,” il film di William Friedkin del 1977, è un’opera che affonda le radici in una storia preesistente. Si tratta di un adattamento de “Il salario della paura”, un romanzo scritto da Georges Arnaud nel 1950. Tuttavia, il talento visionario di Friedkin lo eleva a un livello superiore, trasformandolo in un thriller psicologico avvincente e claustrofobico. La pellicola segue quattro uomini disperati, ognuno con una propria storia oscura e un passato che li tormenta: Jackie Scanlon (Roy Scheider), Nilo (Bruno Cremer), Kassem (Francisco Rabal) e Victor (Amidou).
Questi individui si ritrovano uniti da una missione pericolosa: trasportare 400 tonnellate di nitroglicerina attraverso la giungla sudamericana per disinnescare un’esplosione in una piattaforma petrolifera. La trama, apparentemente semplice, si dipana con una tensione crescente, alimentata dalla paura costante di un’esplosione imminente e dal peso delle esperienze personali dei personaggi.
Friedkin dipinge con maestria il viaggio attraverso la foresta amazzonica, trasformando la natura stessa in un antagonista silenzioso ma minaccioso. La giungla diventa un labirinto insidioso, una metafora del caos interiore che affligge i protagonisti. Ogni scena è curata nei minimi dettagli: il sudore che cola lungo le fronte, la polvere rossa che impregna tutto, il respiro affannoso dei personaggi.
Personaggio | Attore | Storia |
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Jackie Scanlon | Roy Scheider | Ex-ufficiale di polizia in fuga per un crimine compiuto nel passato. |
Nilo | Bruno Cremer | Mercenario francese con problemi di salute mentale. |
Kassem | Francisco Rabal | Un arabo che cerca di guadagnare abbastanza denaro per aiutare la sua famiglia in Medio Oriente. |
Victor | Amidou | Un uomo africano con poca esperienza, ma con un forte desiderio di riscatto. |
Oltre alla trama avvincente, “Sorcerer” offre una straordinaria performance da parte degli attori principali: Roy Scheider, noto per il suo ruolo in “Lo Squalo”, interpreta Jackie Scanlon con intensità e vulnerabilità. Bruno Cremer, nel ruolo del tormentato Nilo, dona un’interpretazione memorabile e inquietante.
La colonna sonora, composta da Tangerine Dream, contribuisce a creare un’atmosfera cupa e suggestiva. I sintetizzatori evocano una sensazione di isolamento e angoscia, sottolineando la natura claustrofobica del viaggio. Il film non si limita ad essere un semplice thriller: esplora temi profondi come il senso di colpa, la redenzione e il desiderio di sopravvivenza in condizioni estreme.
Friedkin ci offre uno sguardo crudo e realista sulla natura umana, mostrando come anche individui apparentemente disperati possano trovare una scintilla di speranza anche nelle situazioni più difficili. “Sorcerer” è un film che lascia il segno, una pellicola che invita alla riflessione e che resterà impressa nella mente dello spettatore a lungo dopo la visione.